Negli ultimi anni, il termine “quiet quitting” ha guadagnato popolarità, diventando una delle frasi più discusse nel mondo del lavoro. Ma cosa significa esattamente? “Quiet quitting” non si riferisce a dimettersi dal proprio lavoro, bensì ad adottare un approccio distaccato nei confronti delle proprie mansioni. In pratica, significa fare il minimo indispensabile per adempiere ai propri doveri lavorativi, senza investire energie aggiuntive o sforzi emotivi extra. Questo atteggiamento nasce spesso come reazione allo stress, al burnout o a un mancato riconoscimento del proprio impegno.
Cos’è il “Quiet Quitting”?
Il “quiet quitting” può essere interpretato come una forma di autodifesa contro l’eccessiva pressione lavorativa. Adam Grant, noto psicologo e autore di Give and Take, afferma che “le persone smettono di impegnarsi quando sentono di non essere apprezzate” – un concetto che si collega strettamente a questo fenomeno. Il “quiet quitting” è un segnale che l’individuo non sta più trovando soddisfazione o significato nel proprio lavoro e preferisce limitarsi al minimo richiesto.
Da un lato, può sembrare una soluzione efficace per proteggere la propria salute mentale; dall’altro, rischia di alimentare un senso di insoddisfazione profonda, generando frustrazione sia per il lavoratore che per l’azienda.
Come Praticare il “Quiet Quitting”
Se senti il bisogno di adottare un approccio più distaccato nel lavoro per proteggere il tuo benessere mentale, ecco alcuni suggerimenti per praticare il “quiet quitting” in modo sano:
- Stabilisci confini chiari: Impara a dire di no a incarichi extra che non rientrano nel tuo ruolo.
- Evita di controllare e-mail o rispondere a messaggi fuori dall’orario lavorativo: Difendi il tuo tempo personale.
- Non fare più del dovuto: Concentrati sulle tue mansioni principali e smetti di investire energie in attività non necessarie.
Il “quiet quitting”, tuttavia, può avere delle implicazioni a lungo termine per il tuo equilibrio emotivo e la tua autostima. È qui che il DBT Skills Training può fornire strumenti preziosi per affrontare la situazione in modo più costruttivo.
Scorri verso il basso per continuare a leggere l’articolo
Il DBT Skills Training come Strumento di Supporto
Il DBT Skills Training, sviluppato per aiutare chi soffre di disturbi emotivi intensi, può rivelarsi incredibilmente utile anche per chi sperimenta stress lavorativo o insoddisfazione professionale. Le quattro aree chiave del training– mindfulness, regolazione emotiva, efficacia interpersonale e tolleranza della sofferenza – offrono competenze pratiche per navigare momenti difficili e ritrovare un equilibrio.
1. Mindfulness: Riconoscere e Accettare la Realtà
La mindfulness è l’abilità di vivere il presente con consapevolezza e accettazione, senza giudicare ciò che stai provando. Nel contesto lavorativo, praticare la mindfulness può aiutarti a distinguere meglio tra ciò che è sotto il tuo controllo e ciò che non lo è. Anziché reagire con rabbia o frustrazione quando le cose non vanno come vorresti, puoi imparare ad accettare la situazione così com’è, mantenendo una prospettiva equilibrata.
Ad esempio, se ti trovi in un ambiente lavorativo tossico, la mindfulness ti permette di osservare le tue emozioni senza esserne sopraffatto, aiutandoti a decidere come rispondere in modo strategico piuttosto che impulsivo.
2. Regolazione Emotiva: Gestire lo Stress e il Burnout
Uno dei motivi principali che spinge le persone verso il “quiet quitting” è il burnout emotivo. La regolazione emotiva è un aspetto centrale del DBT Skills Training e ti insegna a identificare, comprendere e gestire le emozioni negative. Tecniche come l’auto-monitoraggio emotivo o il riconoscimento degli schemi possono aiutarti a prevenire l’accumulo di stress e frustrazione.
Ad esempio, imparare a bilanciare le emozioni quando ricevi critiche ingiuste o ti senti sopraffatto ti permette di reagire in modo più equilibrato, evitando l’eccessivo distacco o il totale disimpegno.
3. Efficacia Interpersonale: Comunicare in Modo Assertivo
Un’altra abilità fondamentale del DBT è l’efficacia interpersonale, che ti aiuta a esprimere i tuoi bisogni e desideri in modo assertivo, rispettando sia te stesso che gli altri. Nel contesto del “quiet quitting”, potresti sentirti intrappolato in un ambiente lavorativo in cui non puoi dire apertamente come ti senti. L’efficacia interpersonale ti insegna a negoziare i confini in modo chiaro e rispettoso.
Ad esempio, puoi imparare a chiedere una riduzione del carico di lavoro o a esprimere il tuo malessere al tuo supervisore senza timore di ritorsioni. In questo modo, non ti senti costretto a “spegnerti” emotivamente o a limitare il tuo impegno solo per proteggerti dallo stress.
4. Tolleranza allo Stress: Affrontare Momenti Difficili Senza Disperarsi
Infine, la tolleranza allo stress ti aiuta a resistere a situazioni lavorative stressanti senza reagire impulsivamente o prendere decisioni drastiche. Questa abilità è particolarmente utile quando ti trovi in una fase di transizione e non puoi permetterti di abbandonare completamente il tuo lavoro, ma senti comunque il bisogno di ridurre il tuo coinvolgimento per proteggere la tua salute mentale.
Tecniche come il “radical acceptance” (accettazione radicale) o l’uso di metodi di distrazione positiva possono aiutarti a tollerare i momenti difficili senza rinunciare completamente al tuo ruolo professionale.
Il “quiet quitting” può sembrare una risposta naturale alle pressioni lavorative e al burnout, ma può portare a una sensazione di insoddisfazione a lungo termine. Invece di distaccarti completamente dal lavoro, potresti considerare l’uso del DBT Skills Training per gestire lo stress e le emozioni difficili in modo più costruttivo. Le abilità come la mindfulness, la regolazione emotiva, l’efficacia interpersonale e la tolleranza della sofferenza ti offrono strumenti pratici per mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita personale, senza compromettere il tuo benessere.
Se senti di aver bisogno di supporto per affrontare queste sfide, il DBT Skills Training potrebbe essere la chiave per trovare un nuovo equilibrio.