Approfondiamo la teoria dialettico-comportamentale

Che cos’è la teoria dialettico-comportamentale?

di Emanuele Fazio

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Immagine rappresentativa della teoria dialettico-comportamentale

La teoria dialettico-comportamentale, sviluppata da Marsha Linehan, è una terapia rivoluzionaria per i disturbi emotivi, come il disturbo borderline di personalità. In questo articolo esploriamo le radici di questa teoria, i suoi principi e le applicazioni pratiche che hanno portato speranza a molte persone.

Introduzione alla teoria dialettico-comportamentale

Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, la psicologa Marsha Linehan sviluppò una nuova metodologia terapeutica, la Dialectical Behavior Therapy (DBT). Questo metodo, concepito per aiutare persone con gravi difficoltà emotive, ha cambiato radicalmente il trattamento di pazienti che, fino ad allora, erano stati considerati “senza speranza”.


La DBT unisce principi di accettazione e cambiamento per creare un equilibrio terapeutico, mirato a migliorare la gestione delle emozioni e la qualità delle relazioni interpersonali. Linehan, forte di una lunga esperienza personale e professionale, ha elaborato un approccio innovativo che continua a essere di grande rilevanza nel campo della psicologia e della psichiatria.

L’esperienza personale di Marsha Linehan e l’origine della teoria

Marsha Linehan non si avvicinò alla psicologia solo per motivi accademici. Da giovane, attraversò una fase di grave sofferenza psicologica, venendo ricoverata in un centro psichiatrico con una diagnosi iniziale di schizofrenia. Durante quel periodo, visse l’isolamento, l’incomprensione e il dolore di sentirsi considerata “un caso disperato”. Era un’epoca in cui la psichiatria non aveva ancora sviluppato un approccio realmente empatico e curativo per le persone con disturbi complessi.

Nel tempo, Linehan trovò un equilibrio e intraprese una carriera accademica, diventando ricercatrice e docente presso il dipartimento di psichiatria e scienze comportamentali dell’Università di Washington. Grazie alla sua esperienza e al suo impegno, elaborò un metodo in grado di rispondere alle esigenze di coloro che, come lei, avevano vissuto un disagio psicologico profondo. La DBT fu concepita per aiutare soprattutto pazienti con una marcata difficoltà nel controllo delle proprie emozioni, che spesso sfociava in comportamenti impulsivi e dannosi per sé e per le relazioni interpersonali.

La psichiatria negli anni ’70 e l’importanza della teoria dialettico-comportamentale

Negli anni ’70, la psichiatria offriva poche risorse per i casi considerati estremi. Pazienti con forti difficoltà nel controllo emotivo e comportamentale venivano spesso trattati come casi irrecuperabili e sottoposti a terapie invasive come la lobotomia e l’elettroshock, con effetti devastanti. Qualcuno volò sul nido del cuculo, il romanzo di Ken Kesey pubblicato nel 1962 e reso celebre dal film di Miloš Forman con Jack Nicholson, offre una rappresentazione efficace delle dure condizioni e delle pratiche spesso disumanizzanti riservate ai pazienti. La storia rivela l’inefficacia e l’inumanità di alcuni approcci psichiatrici del tempo, mettendo in luce il bisogno urgente di metodi più rispettosi e efficaci.


In un contesto simile, la DBT portò un cambiamento significativo. Marsha Linehan cercava un’alternativa che rispettasse la dignità del paziente e offrisse strumenti concreti per affrontare la sofferenza. Dimostrò che anche i casi complessi potevano migliorare senza ricorrere a pratiche dannose.

Il disturbo borderline di personalità e il ruolo del metodo di Linehan

Una delle condizioni più complesse trattate dal modello terapeutico di Linehan è il disturbo borderline di personalità (DBP). Questo disturbo è caratterizzato da difficoltà nel regolare le emozioni, impulsi autolesionisti, instabilità nelle relazioni e una profonda paura dell’abbandono. La sofferenza può spingere molte persone con DBP verso tentativi di suicidio o comportamenti di autolesionismo.


È importante notare che il termine “disturbo” non sempre riflette appieno la complessità della patologia. Il termine inglese disorder racchiude una gamma più ampia di sfumature, indicando una condizione che ha ripercussioni significative sulla vita dell’individuo e sulle sue relazioni. Il metodo DBT si è dimostrato particolarmente utile per trattare questa complessa patologia, offrendo ai pazienti un metodo per migliorare il controllo emotivo e costruire relazioni più stabili.

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Il cuore del metodo dialettico-comportamentale: accettazione e cambiamento

Linehan, con una formazione in terapia cognitivo-comportamentale (CBT), iniziò a trattare i suoi pazienti secondo le tecniche standard del tempo, focalizzate sul cambiamento dei pensieri e dei comportamenti. Tuttavia, si accorse presto che molti pazienti reagivano male a questo approccio, interpretando l’insistenza sul cambiamento come una forma di colpevolizzazione. La percezione di dover modificare la propria identità e i propri modi di essere può risultare frustrante, specialmente in persone già vulnerabili.


Linehan quindi decise di combinare l’accettazione dei pazienti con un percorso verso il cambiamento. Questo approccio dialettico, basato sull’equilibrio tra due concetti apparentemente opposti, costituì il fondamento della DBT. Accettare il paziente per ciò che è non significa rinunciare al miglioramento; al contrario, è proprio attraverso l’accettazione che si crea lo spazio necessario per un cambiamento autentico e sostenibile.

I quattro pilastri della teoria

  • Mindfulness: La capacità di rimanere presenti e consapevoli del momento, senza giudicare. La mindfulness permette di osservare emozioni e pensieri senza esserne sopraffatti, facilitando una risposta più calma e ponderata.
  • Tolleranza allo stress: Rappresenta la capacità di affrontare il disagio emotivo senza ricorrere a comportamenti impulsivi o distruttivi. Gli individui imparano a gestire situazioni difficili sviluppando tecniche per sopportare il dolore psicologico.
  • Regolazione emotiva: Consiste nella capacità di identificare, comprendere e modulare le emozioni per evitare reazioni impulsive. Questa abilità aiuta a migliorare il benessere generale e le relazioni interpersonali.
  • Efficacia interpersonale: Si riferisce alla capacità di comunicare in modo assertivo, rispettare i propri bisogni e quelli degli altri, mantenendo relazioni sane e soddisfacenti.

Applicazioni pratiche nella vita quotidiana

Le tecniche apprese con la Dialectical Behavior Therapy non sono utili solo a chi soffre di disturbo borderline; possono essere benefiche per chiunque desideri migliorare la propria gestione emotiva e le relazioni. Ad esempio, una persona sopraffatta dallo stress può usare la mindfulness per concentrarsi sul respiro, calmare la mente e ritrovare lucidità.
Un’altra applicazione è la tolleranza allo stress. Davanti a una delusione o frustrazione, imparare a riconoscere l’emozione e respirare profondamente aiuta a evitare reazioni esagerate e a trovare una risposta più equilibrata. La DBT offre strumenti concreti per sviluppare una maggiore resilienza e un migliore equilibrio emotivo.

L’eredità della DBT e il futuro delle terapie basate sull’accettazione

La Dialectical Behavior Therapy ha aperto nuove prospettive nella psicologia, grazie alla sua combinazione di accettazione e cambiamento. Questo approccio ha ispirato altre terapie, come la terapia dell’accettazione e dell’impegno (ACT), che utilizza principi simili per affrontare problemi psicologici complessi. L’impatto del modello di Linehan è stato significativo e ha portato a una maggiore comprensione della sofferenza emotiva.
Oggi, il lavoro di Linehan rappresenta una fonte di speranza per molte persone, offrendo strumenti pratici per affrontare le difficoltà emotive. Il metodo DBT dimostra che, anche nei momenti più difficili, è possibile trovare un equilibrio tra accettazione di sé e cambiamento, promuovendo una vita più piena e significativa.

La teoria dialettico-comportamentale, sviluppata da Marsha Linehan, rappresenta un approccio rivoluzionario alla psicoterapia. Con l’obiettivo di bilanciare accettazione e cambiamento, la DBT offre strumenti concreti per migliorare la regolazione emotiva e il benessere personale, dimostrando che è possibile evolvere anche nelle situazioni più complesse.

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